Come rispondere a Federico Leva? GSC: impression in aumento ma clic in calo?

Fabio

Le future campagne ADS richiedibili in Beata già ora

Come google premier partner oltre alla scrittina google ch si illumina hehehe ti mandano la possibilità di richiedere in beta le campagne che verranno rilasciate in futuro, per cui hai un pdf infinito ogni Q qualcosa dell’anno di cose da cui estrarre quelle che ti interessano
Shopping Veicoli
prezzo shopping in base alla posizione
fusione rsa e dsa
display e discovery con invio dei lead dalla serp
Discovery ads Target ROAS
Travel Performance Max (TriPMax)
Mappe con prodotti autovettura
Smart Bidding for Display Store visits

Escludere i prodotti esauriti dalle DSA Petya Yildizgoren

Adoro DSA per i grandi cataloghi di e-commerce:
* facile e veloce da configurare
* ottimo per nuove idee di parole chiave
* scalabile

*MA*

Google continuerà a pubblicare annunci per prodotti esauriti e fuori produzione.

❗Controlla periodicamente le tue impostazioni di esclusione ed escludi gli URL che contengono frasi come “esaurito”, “fuori produzione” ecc. ❗

#googleads#ppcchat #dsa #ppc

Performance Max: vedere i termini di ricerca degli annunci shopping  Andrea Lombardi

💣💣 Performance Max: vedere i termini di ricerca degli annunci shopping 💣💣

🎩 🎩 Superhack per vedere esattamente quali parole chiave attivano gli annunci shopping e le principali metriche collegate!!

Fai così:

– Crea una campagna performance max con solo il feed dei prodotti come asset. Disabilita anche l’espansione delle url
– Attiva la campagna e falla girare per qualche giorno
– Vai al tab “Approfondimenti” e scorri fino alla voce “Termini di ricerca” e guarda la magia!!

Tips: prendi i termini di ricerca migliori e mettili nelle tue campagne search

Mozilla Firefox elimina i parametri in URL Matteo Manzoni

Mozilla Firefox 102 è stato rilasciato pochi giorni fa con una nuova funzione di privacy che elimina i parametri dagli URL utilizzati per tracciare gli utenti sul web.

Numerose aziende, tra cui FacebookAdobe Marketo, Olytics e HubSpot, utilizzano parametri di query URL personalizzati per tracciare i clic sui link.

Ad esempio, Facebook aggiunge un parametro di query fbclid ai link in uscita per tracciare i clic.

Con il rilascio di Firefox 102, Mozilla ha aggiunto la nuova funzione “Query Parameter Stripping” che elimina automaticamente i vari parametri di query utilizzati per il tracciamento dagli URL quando questi vengono aperti, sia cliccando su un link che semplicemente incollando l’URL nella barra degli indirizzi.

Tra blocco dei Cookie, iOS, GA4, GDPR, Server Side e Conversioni Offline da imparare ad utilizzare, ogni giorno c’è una sfida nuova!

Advertiser vs All 😈

Buon lavoro.

Evento audio di Linkedin Francesco De Nobili

Linkedin sta spingendo molto sul nuovo formato di eventi audio, dove è possibile creare un evento in formato audio in una stanza, con la possibilità di fa interagire il pubblico su alzata di mano.

Questa nuova modalità è a disposizione di chi ha scelto l’opzione “Creatore di contenuti” che trovate sul vostro profilo.

Per sapere se avete questa nuova opzione basta creare un evento e verificare che si sia come opzione anche quella degli eventi audio.

Sto cercando di quantificare questa nuova possibilità in Italia:
potete scrivermi nei commenti se l’avete ricevuta oppure no?

Grazie!

Se non volete perdervi queste notizie, seguite il mio profilo Francesco De Nobili

le olive nere non esistono!!

Le olive nere “naturali”, pertanto, al di là della denominazione commerciale “olive nere”, non sono di colore nero bensì marrone, bruno rossiccio e generalmente disomogeneo, con varie gradazioni. Quelle che all’acquisto risultano di un nero intenso e compatto sono quelle colorate tramite ossidazione del ferro, aggiunto sotto forma di gluconato ferroso o lattato ferroso, riconoscibili in etichetta rispettivamente alla dicitura E579 e E585 preceduti dalla locuzione stabilizzante. Questi additivi sono ricavati da acidi lattici e non rientrano propriamente fra i coloranti ma sono considerati degli stabilizzatori: la legislazione europea, regolamento CE 1333/08 e regolamento UE 1129/11, classifica queste sostanze come additivi con funzione di stabilizzanti; tuttavia, nel caso delle olive nere, assumono una funzione di vero e proprio colorante. Dal punto di vista organolettico, le caratteristiche delle olive nere “colorate con il trucchetto chimico” hanno un sapore “piatto” e poco deciso a differenza delle “nere” autentiche come le olive di Gaeta, le Leccino pugliesi, le Taggiasche, le Kalamata greche, che si distinguono invece per sapore e profumo intenso a prescindere dall’omogeneità del colore. https://www.prodigus.it/articoli/food-news/le-olive-nere-non-esistono
@taste_evo Le #olivenere non esistono 👉 guarda il video e #imparacontiktok#olioinfluencer#tastevo#olive♬ Surf music that feels summer – SKUNK

Demetrio

Caso studio Gianluca Fiorelli e Piersante Paneghel

Questo caso studio ha dell’incredibile e devo ringraziare Gianluca Fiorelli per averlo reso noto e Piersante Paneghel per averlo raccontato

Vi dico subito che se volete godervi a pieno questa storia vi consiglio di andare alla fonte

Provo a riassumerlo in poche parole. Una società di consulenza di Luce e Gas inviava ai comuni italiani un finto comunicato della società ARERA (Autorità per l’Energia, le Reti e l’Ambiente) con all’interno dei link nascosti (link non presenti nel testo ma presenti nel codice della pagina) ed intimava i comuni con un bando burocraticamente perentorio alla pubblicazione.

Quindi i comuni che ci sono cascati hanno dato backlink molto autorevoli al gruppo composto da questi 7 siti

  1. selectra.net
  2. luce-gas.it
  3. bolletta-energia.it
  4. puntienergia.com
  5. offerta-internet.it
  6. prezzoluce.it
  7. fornitori-luce.it

che ovviamente hanno avuto un importante incremento della loro visibilità organica che ha resistito anche ai recenti update di Google.

Anzi gli Update hanno anche premiato questi portali.

Come va a finire la storia? Vi consiglio di proseguire la lettura su https://www.iloveseo.net/reason-number-5445131-why-some-seos-destroy-the-reputation-of-seo/ perché ribadisco è una storia incredibile.

La SEO di domani secondo Studio SAMO

Qualche giorno fa Studio Samo ha fatto un bell’articolo per spiegare come sarà, secondo loro, la SEO di domani.

Secondo questo articolo 4 sono i punti da tenere presente:

  1. Intento di ricerca – ormai sono anni che si parla di intento di ricerca al posto di keyword. Negli ultimi anni questo argomento è sempre stato più trattato. Studio SAMO da 3 consigli per non sbagliare approccio ed ottenere articoli, video, immagini, podcast unici e di alta qualità.
  2. Automazione – sarà sempre più rilevante dall’analisi del sito fino alla scrittura dei contenuti.
  3. EAT – acronimo di Competenza, Autorevolezza ed Affidabilità. Sappiamo che sempre più spesso Google punta su questi 3 elementi per valutare un articolo/sito.
  4. Utente – Oggi e sempre più spesso, ci sarà la necessità di curare l’esperienza utente da ogni punto di vista. Cito:

“il futuro della SEO sarà tecnologico ma incentrato sugli umani: da una parte gli utenti sempre più consapevoli e dall’altra gli specialisti che dovranno soddisfarli utilizzando professionalità e strumenti evoluti.”

Luca Lanzoni

Fonte: https://www.studiosamo.it/la-seo-di-domani-quali-fattori-incideranno-sul-ranking/

Federico Leva ed il caso della cancellazione dei propri dati.

Ieri Alessandro Vercellotti https://www.linkedin.com/posts/alessandrovercellotti_newsletter-mail-avvocatodeldigitale-activity-6949708994139586561-Sn7W ha inviato per gli iscritti alla sua newsletter un manuale per capire come proteggersi dalla mail di Federico Leva.

Se non conoscete Federico Leva, vi consiglio di seguire il post su Fatti di SEO https://www.facebook.com/groups/fattidiseo/permalink/2039946512855960/ o di guardare il seguente video

Fatto sta che i passi da seguire sono i seguenti (riporto dal documento dell’Avvocato Vercellotti):

  • se non utilizzi Google Analytics in nessuna modalità, sul tuo sito web, ti consigliamo comunque di rispondere alla richiesta riportando questa informazione
  • se utilizzi Google Analytics non anonimizzato devi procedere alla cancellazione dei dati di Federico. Probabilmente ti sarà necessario richiedere maggiori specifiche relative all’accesso al tuo sito da parte di Federico
  • se utilizzi Google Analytics anonimizzato non puoi procedere alla cancellazione dei dati personali di Federico perché gli stessi non sono in tuo possesso. ti consigliamo di rispondere a Federico. A fronte della richiesta di un interessato, una risposta che riporti quanto abbiamo appena osservato eviterà qualsiasi tipo di problema legale.

In generale se avete dubbi il mio consiglio è quello di rivolgervi ad un professionista e sicuramente potete scrivere a studio@legalfordigital.it per farvi aiutare.

Marketing Automation su Whatsapp

Giorgio Ghisalberti, in un post di qualche giorno fa https://www.linkedin.com/posts/giorgioghisalberti_marketing-whatsapp-activity-6947788349629739009-C5xa ci spiega in pochissime semplici parole come è possibile fare Marketing Automation con Whatsapp.

Aggiungo ormai che con le API di Whatsapp è possibile fare praticamente tutto per il business. Ad esempio è possibile collegarlo ad Active Campaign per fornire assistenza in tempo reale ai propri clienti.

Ciò che è possibile fare è:

  • Automated message flows – per creare ad esempio risposte automatiche a domande frequenti
  • Automated sales process – praticamente tutto il processo di acquisto direttamente in whatsapp. Dalla visualizzazzione del catalogo al check-out
  • Proactive messaging – messaggi proattivi da inviare ai clienti che hanno accettato la ricezione dei messaggi

La piattaforma è la seguente https://business.whatsapp.com/ con anche interessanti casi studio (qui)

Michele

#googleads = Le parole chiave negative non servono più? Giuseppe Scollo

Mentre iniziavo a studiare un account preso in gestione da pochissimo, riflettevo su quanto fossero stati bravi i miei predecessori nel pulire le ricerche degli utenti. Tutte le ricerche o comunque gran parte erano in target.

Ero proprio curioso di vedere come avessero organizzato gli elenchi di negative ma con grande stupore non ho trovato alcun elenco o parola chiave esclusa. 

In pratica il machine learning di Google è diventato talmente evoluto che lui stesso è in grado di filtrare le ricerche degli utenti sui termini effettivamente in target. 

Ne parlavo proprio l’altro giorno con il bravissimo Enrico Chiolo. Mi diceva di aver avviato un esperimento del genere con l’obiettivo proprio di non usare negative. Dopo un primo periodo di apprendimento, il sistema era stato in grado di raccogliere solo query in target. Con la conseguenza di un notevole abbassamento dei CPA.

Questo vuol dire che non dovrai più analizzare il report sui termini di ricerca? Assolutamente no, per almeno 2 ordini di motivi.

L’analisi dei termini di ricerca è ancora oggi un attività fondamentale nelle campagne su rete di ricerca. Ti permette di capire su cosa stanno lavorando le campagne e cosa effettivamente cercano gli utenti. Utilissima anche per tarare meglio i copy degli annunci o delle landing.

L’algoritmo è grado di capire le ricerche in target ma inserire parole chiave negative velocizza il suo lavoro. Quindi le parole negative servono ancora, ma organizzarle meglio con degli elenchi può essere utile per il futuro. Su account maturi magari ha senso cominciare a togliere qualche negativa proprio per dare più spazio all’algoritmo. https://www.linkedin.com/posts/giuseppe-scollo_googleads-activity-6950099694601580544-ST_W?utm_source=linkedin_share&utm_medium=member_desktop_web

backlink verso la home o su pagine mirate? Francesco Margherita

L’articolo di oggi riguarda le strategie di link building e vuole essere una critica costruttiva – ma più che altro un breve invito a riflettere – rivolto a tutti coloro che ragionano forse in modo un po’ troppo macchinoso e generico su cose che invece richiederebbero un’attenzione particolare e circostanziata al singolo progetto. https://blog.flamenetworks.com/backlink-verso-la-home-o-su-pagine-mirate/

Performance Max: come cambia Google Ads? Valerio elletti, Alessandra Maggio, Maro Mugnano, Giulia Quarta

Ne parliamo venerdì 15 luglio alle 11.30 con Valerio Celletti, Alessandra Maggio, Marco Mugnano e Giulia Quarta! https://clickable.pro.typeform.com/webinarpmax

Antonio

Google Search Console, impression in aumento ma clic in calo: cosa succede?

Attenzione a come interpretiamo i picchi di impression non “seguiti” da picchi di clic in Search Console.
Le SERP non sono più fatte solo di 10 link blu e i rich snippet possono far registrare impression multiple!
Perciò, contestualizziamo i dati e osserviamo anche: sitelink, image pack, immagini nei knowledge panel, caroselli di Twitter, link nelle FAQ.

Proprio di questo parla Brodie Clark in uno dei suoi ultimi case study e classifica gli effetti dell’eventuale inclusione in questi formati per frequenza di impression e differenza di clic registrati da Google Search Console.

  1. Sitelink (Frequenza alta, differenza media): per query branded e unbranded, può verificarsi un aumento delle impressioni con pochi clic.
  2. Immagini in Images Pack (Frequenza media, differenza alta): quando un’immagine appare nel pacchetto immagini nei risultati di ricerca web, le impressioni sono generalmente molto alte e i clic molto pochi. Utilizzate la posizione media in GSC come suggerimento per questa caratteristica della SERP.
  3. Immagini nel Knowledge Panel (Frequenza bassa, differenza alta): vengono registrate anche nel report di rendimento della ricerca web di GSC. A seconda del dispositivo, possono avere un’elevata differenza tra impressioni e clic.
  4. Link nei Tweet Carousels (Frequenza bassa, differenza alta): se un link è incluso in un tweet e questo tweet viene inserito in un tweet carousel per una query ad alto volume, in GSC può comparire un picco significativo e di breve durata di impressioni ma è molto improbabile che si producano clic.
  5. Web Stories (Frequenza media, differenza alta): creando web stories di alta qualità, ci sono buone possibilità di apparire nel pannello delle Web Stories ma i clic sono bassi mentre le impressioni molto alte.

Fonti:

Citazioni: Brodie Clark.

Google presenta Minerva, un modello di linguaggio basato su PaLM

Un modello innovativo di intelligenza artificiale che risolve problemi matematici e scientifici spiegando il procedimento con formule e testo.

Veramente impressionante Minerva, l’ultimo modello di Google AI in grado di risolvere problemi matematici.

L’algoritmo riesce a comprendere il testo, le variabili in gioco e ha una conoscenza di algebra, geometria, fisica, probabilità, sufficientemente ampia da infrangere lo stato dell’arte.
Sono riusciti a passare dal 7% al 50% di accuratezza sul MATH dataset, un risultato paragonabile alle prime CNN per i task di image classification.

Nonostante il problema qui sotto metterebbe in difficoltà buona parte della popolazione, le performance al momento non sono ancora al livello di un esperto ma rappresentano un primo passo.
Un altro degli aspetti più intriganti è che l’algoritmo è stato addestrato su centinaia di Gigabyte di paper scientifici senza troppa struttura, il che potrebbe aprire la strada all’applicazione di modelli anche in altri ambiti in cui l’AI può supportarci verso nuove scoperte (magari, nel campo della medicina, della fisica o della stessa intelligenza artificiale).

Fonti:

https://ai.googleblog.com/2022/06/minerva-solving-quantitative-reasoning.html

Citazioni: Daniele Gamba e Alessio Pomaro.

Google sta testando una nuova funzionalità che comprende i caroselli di recensioni ricevute dalle aziende nei risultati di ricerca

La nuova funzione è etichettata come “Trova posti attraverso le recensioni” e presenta le recensioni del profilo dell’attività di Google di varie attività.

Mentre questa particolare visualizzazione è nuova (un carosello di recensioni nella ricerca web), Google ha utilizzato funzionalità simili in passato all’interno del carosello di query che può essere visualizzato su alcuni singoli elenchi GBP.

Da quello che posso vedere, questo test è fortemente focalizzato sulla visualizzazione di recensioni che hanno parole menzionate in esse che si riferiscono al termine di ricerca. Un altro vantaggio di incoraggiare i clienti a includere sia il servizio che la posizione quando richiedono recensioni GBP.

Se un’azienda ha un numero elevato di recensioni nelle sue inserzioni in GBP che si qualificano per l’inclusione, questa è essenzialmente pubblicità gratuita che altrimenti non avrebbe ricevuto. Soprattutto considerando che se si fa clic su una recensione, l’utente va direttamente all’elenco.

Fonti:

https://www.linkedin.com/posts/brodieclark_seo-searchengineoptimization-google-activity-6948514887501238272-yXEG?utm_source=linkedin_share&utm_medium=android_app

Citazioni: Brodie Clark.

Google aggiorna le sue linee guida sui risultati multimediali non consentiti e su prodotti vietati, regolamentati o dannosi

Dopo l’ultimo aggiornamento delle linee guida sui risultati multimediali, Google arricchisce i prodotti vietati nei risultati multimediali. Ora, vieta:

  • armi;
  • droghe;
  • tabacco e prodotti svapo (come sigarette elettroniche e affini).

Fonti:

https://www.seroundtable.com/new-google-rich-results-guidelines-33679.html

https://developers.google.com/search/docs/advanced/structured-data/product#content-guidelines

Citazioni: Barry Schwartz, Search Engine Journal.

Come visualizzare il rendimento di una lista di pagine specifiche in Google Search Console

Fonti:

https://mobile.twitter.com/chrisgreenseo/status/1543185405415198727?t=HgyBc3Ul4QZ0xSKhh7vOQw&s=19

https://www.chris-green.net/post/google-search-console-regex-filter-builder

Link al file con lo script:
https://docs.google.com/spreadsheets/d/1RXS3nLlb0ilbNVDtENLU5JFe7wIct0JA56mCfhH-Jks/edit?pli=1#gid=0

Citazioni: Chris Green, ideatore del tool.

Come avere una panoramica delle vecchie versioni di una lista di pagine web nella Wayback Machine

Fonti:

https://www.linkedin.com/posts/samuel-mazzotta-consulente-seo_seotips-googlesheets-seo-activity-6948904254250102784-h3yN?utm_source=linkedin_share&utm_medium=android_app

Citazioni: Samuel Mazzotta (che l’ha segnalata) e Andrew Charlton (ideatore del tool e ceo di Keywords in Sheets).

Scopri anche il Materiale iper resistente che permette di effettuare salti temporali. Una vera rivoluzione per quanto riguarda il futuro

2 commenti su “Come rispondere a Federico Leva? GSC: impression in aumento ma clic in calo?”

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